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Inquinamento luminoso

16 Settembre 2023

Spesso si pensa all'inquinamento luminoso quando si è in montagna e dove, al calare della notte, si può osservare in cielo uno spettacolo mozzafiato. In effetti, questo è uno degli aspetti che ci colpiscono maggiormente. Vi sono però anche degli aspetti che coinvolgono la vita di tutti i giorni, o meglio, di tutte le notti.

Influssi accertati dell'inquinamento luminoso

Influsso sull'essere umano
L'esposizione eccessiva a emissioni luminose può provocare nell'essere umano disturbi comparabili agli effetti del jet-lag e quindi: sfasamento del ritmo circadiano (ritmo giorno/notte), disturbi del sonno, disturbi della produzione di ormoni e del battito cardiaco. L'influsso della luce è presente anche ad occhi chiusi: le palpebre, infatti, riducono l'intensità della luce solo nella misura del 30%.

Influsso su fauna e flora
Gli animali possono essere disturbati nell'orientamento da eccessive emissioni luminose. Così gli uccelli subiscono interferenze nella migrazione o nel volo (il classico esempio sono gli uccelli che volano addosso a edifici illuminati), gli insetti sono attirati dalle lampade dove spesso perdono la vita o sprecano le proprie energie continuando a volargli attorno, altre specie animali, come i pipistrelli, sono disturbate nel ritmo circadiano.
Anche le piante possono essere disturbate. Così è stato osservato che gli alberi vicino a lampioni perdono le foglie più tardi del normale ritmo e sono esposti maggiormente ai danni del gelo.

Influsso sulla tecnica
Dal punto di vista tecnico vi è da un lato l'aspetto dello spreco energetico dovuto all'illuminazione talvolta inutile e dall'altro canto vi sono le interferenze con le osservazioni astronomiche e la ricerca.

Progettazione

L'illuminazione corretta riguarda da un lato progetti edilizi singoli ma deve anche essere valutata nell'ambito della pianificazione locale/comunale (piani regolatori, piani di quartiere) e cantonale (piano direttore e piani di utilizzazione cantonale).

In base alla Legge sulla protezione dell'ambiente (LPAmb), art. 1, "gli effetti dannosi e molesti per l'uomo, la fauna e la flora, le loro biocenosi e i loro biotopi devono essere limitati tempestivamente a scopo preventivo". Questo principio si applica anche alle emissioni luminose, l'illuminazione esterna deve dunque essere progettata con attenzione.
Nel 2013 la SIA (Società svizzera degli ingegneri e degli architetti) ha pubblicato la norma 491 "Prevenzione delle emissioni di luce esterne inutili" nella quale sono indicati i principi e le misure da attuare durante la progettazione di impianti e dell'illuminazione.
Ecco in breve alcuni principi (estratto dalla norma):

  • Gli impianti pubblici d'illuminazione esterna devono essere pianificati in modo da evitare effetti fastidiosi e nocivi;
  • Le emissioni luminose inutili devono essere evitate;
  • In fase di progettazione vanno integrati anche l'influsso sull'ambiente;
  • Gli impianti devono essere progettati in modo tale che i bisogni siano soddisfatti con il minimo utilizzo di luce;
  • Gli impianti di illuminazione esterna che non soddisfano i requisiti della norma SIA 491:2013, devono essere ottimizzati in caso di sostituzione parziale e completa o smantellati se ritenuti non utili.