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Appalti pubblici sostenibili Svizzera e UE a confronto

16 Settembre 2023

"Appalti pubblici sostenibili - Confronto tra le direttive UE 2014/24/UE e 2014/25/UE e le nuove LAPub e OAPub in relazione ai requisiti e al margine di manovra per quanto attiene agli appalti pubblici sostenibili: pubblicato il parere redatto dallo studio di avvocatura Hauser di Zurigo e il riassunto in italiano la cui traduzione è stata curata da eambiente.

L’avvocato Hauser, con la collaborazione di Réka Piskóty e Chiara Skirl, dello studio di avvocatura Matthias Hauser di Zurigo, ha approfondito su mandato dell’Ufficio federale dell’ambiente il tema degli appalti pubblici sostenibili e il confronto tra le direttive UE e le nuove LAPub e OAPub in relazione ai requisiti e al margine di manovra in tema di appalti pubblici.

L’approfondito parere, di cui abbiamo curato la traduzione del riassunto, si china su diversi temi fra i quali i criteri di idoneità e i requisiti di aggiudicazione in generale, ma anche casi ed esempi esempi specifici. Tra gli altri temi analizzati dal parere vi sono lo scopo e i principi della LAPub, il trasporto e in particolare l’impatto ambientale da ricondurre al trasporto e il quesito attorno al considerarlo nei requisiti di aggiudicazione rispettivamente nei criteri di idoneità (confronto Svizzera e UE) e di conseguenza il nesso oggettivo con l’oggetto dell’appalto, che nel diritto svizzero in materia di appalto pubblici deve essere dato per i criteri ambientali e sociali, come pure i costi del ciclo di vita e altri ancora.

Con la nuova legge federale sugli appalti pubblici (LAPub), in vigore dal 1. gennaio 2021, il legislatore concretizza il desiderio del Parlamento di integrare nel processo delle commesse pubbliche l’aspetto elgato alla sostenibilità. In base all’art. 41 LAPub l’aggiudicazione è fatta all’offerta più vantaggiosa e non più all’offerta più favorevole dal profilo economico, come previsto nella versione precedente della LAPub. I criteri di aggiudicazione secondo i qualiil committente valuta le offerte, sono definiti dall’art. 29 LAPub e riguardano in particolare, “oltre al prezzo e alla qualità della prestazione, criteri come l’adeguatezza, i termini, il valore tecnico, l’economicità, i costi del ciclo di vita, l’estetica, la sostenibilità, la plausibilità dell’offerta, le differenze del livello di prezzi negli Stati in cui la prestazione è fornita, l’affidabilità del prezzo, la creatività, il servizio di assistenza, le condizioni di fornitura, l’infrastruttura, il contenuto innovativo, la funzionalità, il servizio alla clientela, la competenza tecnica o l’efficienza della metodica” (art. 29 cpv. 1 LAPub).

Questa modifica permette di passare dalla concorrenza basata sui prezzi alla concorrenza basata sulla qualità, dove la sostenibilità e dunque gli aspetti legati alla socialità, la protezione dell’ambiente e l’economia costituiscono un tassello importante di valutazione. Alla stessa stregua anche il Concordato intercantonale del 15 novembre 2019 sugli appalti pubblici (CIAP) è stato rivisto conformemente alla LAPub.

Già nel 2014 l’Unione europea ha adottato le direttive 2014/24/UE2 e 2014/25/UE3, con le quali sono regolamentati in maniera più dettagliata gli appalti sostenibili, definendo il quadro di riferimento per gli Stati membri dell’UE. Oltre alle direttive attuate da diversi anni negli Stati dell’UE, la Corte di giustizia dell’Unione europea (CGUE) ha pronunciato importanti sentenze sui temi legati alla sostenibilità nel diritto in materia di appalti pubblici, sviluppando una giurisprudenza che può essere utile e di riferimento anche per la Svizzera, che nell’applicazione in questo senso muove “i primi passi”.

Il parere e il riassunto sono scaricabili dal sito dell'UFAM.